Depositata venerdì 31 Agosto dalla Corte di Cassazione, la sentenza n. 39335/2018, ha introdotto l’obbligatorietà di depositare qualsiasi progetto di intervento edilizio in zona sismica, purché non rientri in manutenzione ordinaria.

La sentenza, in accordo con l’opinione della maggioranza dei tecnici, amplia i confini degli interventi potenzialmente a rischio per la stabilità della struttura rispetto a quelli precedentemente previsti dal Testo Unico dell’Edilizia (art. 93, DPR 380/2001).

Indipendentemente dalla natura del materiale usato, dalle strutture realizzate e dalla precarietà dell’intervento, la norma intende salvaguardare la pubblica utilità attraverso un controllo preventivo da parte della Pubblica Amministrazione.

Imponendo il deposito del progetto per qualsiasi intervento edilizio, dalla sopraelevazione all’apertura di nuove finestre fino alla collocazione di un cartello stradale, non solo si amplia il concetto di “costruzione” ma si pone fine alle molte interpretazioni passate della legge.

Ad oggi chi non adempie a questo onere si espone ad un’ammenda, che si prescrive in cinque anni dal momento dell’inizio dell’attività, per il futuro è già in corso una revisione del Testo Unico dell’Edilizia.

Durante il servizio di Controllo Tecnico effettuato da PCQ srl, per il rilascio di polizze assicurative inerenti i lavori eseguiti, questa sentenza può diventare requisito normativo di Verifica da parte dell’ente.

(fonte: IlSole24ore)

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